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"La Porta magica di Roma", definizione con la quale è comunemente conosciuta, fu fatta costruire nel 1680 per la sua Villa dell'Esquilino da Massimiliano Savelli Palombara (1614-1685), alchimista e poeta, habitué della corte di Cristina di Svezia che «cercava l'arte di fare l'oro, ma pre¬tendeva di trovare la medicina universale ed il secreto di vivere più di un secolo». Palombara fu un dotto studioso e ricercatore della pietra filosofale che doveva fornire l'elisir di lunga vita, far acquistare la conoscenza assoluta del passato e del futuro e del bene e del male, trasmutare i metalli vili in oro. Inserito negli ambienti esoterici della sua epoca, Palombara non mancò mai di elaborare una concezione originale delle varie teorie, come dimostrano i simboli della stessa Porta magica. La quale Porta, come questo libro dimostra, svolgeva il ruolo di talismano alchemico. Varcarla significava intraprendere un passaggio simbolico all'interno del cosmo alchemico e conoscere iniziaticamente tutte le trasmutanti relazioni. Questa seconda edizione si arricchisce di informazioni e iconografie.